La Lettera del
Ministro della Solidarietà Sociale alle famiglie Italiane Accoglienti
bambini Bielorussi
Roma, 15 dicembre 2006
Care Famiglie,
ho deciso di rivolgermi a tutte voi direttamente, pur avendo mantenuto
in questi mesi uno stretto contatto con le associazioni che vi
rappresentano, per spiegarvi quali sono stati i passi
compiuti e le decisioni prese riguardo ai soggiorni dei bambini e delle
bambine bielorusse, già peraltro anticipati alle associazioni durante
l’ultima riunione di lunedì scorso. Dopo che a settembre il Governo
della Bielorussia ha deciso il blocco dei viaggi dei bambini in
Italia e data la necessità di consentire l’arrivo dei bambini a Natale,
il Governo italiano ed in particolare il Ministero della solidarietà
sociale, il Ministero della famiglia e il Ministero degli affari esteri
si sono attivati immediatamente proponendo al Governo bielorusso l’invio
di una missione tecnica a Minsk per affrontare in modo unitario
tutte le questioni inerenti sia i viaggi che le adozioni.
Dopo un informale consenso iniziale, il Governo bielorusso ha deciso di
rinviare l’arrivo della missione italiana a data da definirsi, e
comunque non prima della metà di dicembre, compromettendo così di
fatto la possibilità di accogliere i bambini per il periodo natalizio.
In questa situazione di emergenza il Governo ha cercato quindi una nuova
strada per superare il blocco dei viaggi, in particolare quelli
natalizi, e per mantenere aperto un canale per la risoluzione
complessiva di tutti i problemi relativi ai minori bielorussi.
Abbiamo deciso quindi di offrire al Governo bielorusso una serie di
garanzie per la gestione dei soggiorni in Italia e per il rientro in
patria dei bambini al termine dei soggiorni, con riferimento anche ad
alcune precise richieste provenienti dalle autorità bielorusse.
Solo oggi è giunta la risposta del Governo bielorusso che rimanda a una
possibile trattativa dopo Natale sottolineando come la complessità della
materia richieda tempi lunghi, non facendo peraltro nessun cenno alla
missione da noi più volte richiesta Al tempo stesso, ci comunica che per
le prossime vacanze natalizie sarà accordato il permesso per venire in
Italia solo ai bambini provenienti da famiglie bielorusse ed ospitati da
famiglie italiane, mentre gli orfani saranno ospitati nella loro patria
da famiglie e/o strutture dell’istruzione e della sanità locali. In
questo modo il Governo bielorusso non accoglie, almeno per ora, le
garanzie da noi offerte e propone una soluzione non accettabile poiché
discrimina tra i diversi status dei bambini mentre il nostro pensiero
e il senso del nostro operato è rivolto a tutti indistintamente. Sono
assolutamente consapevole delle attese di ciascuno di voi, dell’impegno
profuso dalle associazioni e dell’importanza che riveste per i
bambini un soggiorno in Italia. Proprio per questo sono convinto
che il modo migliore per poter garantire per l’anno prossimo la
possibilità a tutti i bambini di poter venire in Italia sia quello di
non accettare oggi una discriminazione tra i bambini stessi. Queste
discriminazioni una volta accettate non sarebbe più possibile
rimuoverle.
Mentre diciamo no alla discriminazione tra i bambini e quindi
registriamo che non sono possibili i viaggi di Natale, non vogliamo però
perdere tempo e stiamo lavorando per riaprire immediatamente il
confronto con il governo bieolorusso. La risposta del governo bielorusso
lascia aperta la possibilità di una trattativa che vogliamo fare fino in
fondo per cercare di affrontare e risolvere tutte le questioni aperte,
dai soggiorni per tutti i bambini alle adozioni, una volta per tutte.
Non avrei mai voluto scrivervi una lettera come questa e ho cercato di
fare tutto il possibile per risolvere positivamente per tutti i bambini
e le bambine la questione del soggiorno natalizio. E’ quindi con la
morte nel cuore ma anche con la consapevolezza che questa scelta sia
quella più efficace per potere riaprire la discussione con il governo
bielorusso in modo da risolvere tutte le questioni aperte che vi ho
scritto e vi saluto.
Che il dolore che oggi
provate non abbia a soffocare la speranza di riuscire a risolvere
positivamente questa triste situazione.
Un caro saluto
Paolo Ferrero |